10 cose da vedere nell’isola di Lanzarote
Lanzarote, sinonimo di mare, sole, vacanza. Vero, ma non solo. Quest’isola delle Canarie vi conquisterà con i suoi colori, dal ruggine all’ocra della terra, al nero delle zone vulcaniche, al bianco delle tipiche case, al verde delle palme e dei vitigni, fino ad arrivare al blu del mare e del cielo. Non limitatevi quindi a pensare di fare una pausa relax, stese su una spiaggia, ma organizzatevi per scoprirla al meglio.
Lanzarote è la prima destinazione mondiale ad ottenere la certificazione di Riserva della Biosfera per un turismo responsabile. Forse perché riesce a far convivere perfettamente una natura incontaminata con vivaci centri turistici, grandi alberghi e case rurali, ville o hotel boutique all’interno dell’isola, in incantevoli borghi. Questo anche grazie al lavoro dell’artista César Manrique che è intervenuto nel paesaggio circostante, facendo convivere turismo, arte e natura.
Passate quindi le vostre giornate tra paesaggi vulcanici che sembrano trasportare su Marte, spiagge dorate o nere dove rilassarsi al sole e tuffarsi nel mare cristallino o dove crogiolarsi in piscine naturali formatesi grazie a lingue laviche che hanno raggiunto il mare dopo le eruzioni, ma un ottimo modo per conoscere l’isola è anche quello di visitare le sue cantine e degustare i vini Malvasia DOC. Ma vediamo nel dettaglio, tutto ciò che merita una fermata.
Parco Nazionale Timanfaya
Questa zona dell’isola è un alternarsi di vulcani e campi di lava, 5.000 ettari situati lungo la costa occidentale dell’isola. È un paesaggio ruvido, forte, selvaggio, unico, incontaminato dalla mano dell’uomo, che risveglia sensazioni irripetibili, trasmette energia e fa sentire il potere della natura. Vicino all’ingresso del Parco c’è la Camel Dump, un modo diverso per percorrere i sentieri tra i vulcani, sul dorso di un cammello. Per la visita alle Montagne del Fuoco invece, si accede acquistando un biglietto (12 euro) e partecipando ad un tour in autobus, con guida, che vi descriverà dettagliatamente la storia del vulcano e dei vari crateri che incrocerete. Al termine una dimostrazione, molto turistica, di piccoli geyser, ma con lo scopo di far capire il calore che ancora emana il vulcano a pochi metri di profondità, lo stesso calore utilizzato dal Ristorante El Diablo, per cuocere alcune delle pietanze (come mezzi polli grigliati) proposti nel menù. Qui una pausa è consigliatissima, sia per provare i sapori, sia per il panorama, suggerisco infatti, l’esperienza di mangiare praticamente all’interno dei vulcani, con vista sui crateri.
La Geria
Sia che siate amanti dei vini, sia che siate astemi, una visita a questa zona situata a nord-est dell’arcipelago, va assolutamente fatta, per il paesaggio unico e sorprendente. La Geria infatti, è una vasta zona, posta tra i 200 e i 500 mt, coperta da piccoli frammenti di roccia vulcanica nera, espulsa dopo l’eruzione di Timanfaya, utilizzati dagli agricoltori per coltivare le viti, inquanto questo materiale riesce a trattenere l’umidità della notte. Inoltre, per proteggerle dal vento, vengono costruiti dei muretti bassi con forma di mezzaluna, che contribuiscono ad uno spettacolo unico al mondo. Le viti, in questa zona, hanno dai 30 ai 50 anni, e producono uve bianche (Malvasia bianca, in primis, a cui seguono Breval, una varietà tipica delle Canarie, Burrablanca, Moscata, Palomino, Pedro Ximenez) e rosse (Negramoli e Listan Negro). I vini ottenuti sono a Denominazione di Origine dal 1993, assolutamente speciali per le note aromatiche conferite dal terreno vulcanico e vincitori di numerosi premi a livello internazionale. Per verificare basta andare a degustarli presso le cantine, in molti casi insieme a tapas, mentre si gode il paesaggio circostante o ammirando i musei presenti, soprattutto nel caso di quelle storiche, come El Grifo o Rubicòn. Io consiglio di fare assaggi in varie cantine, ma ho amato fermarmi alla Bodega El Tablero, fuori dai soliti percorsi turistici e con vini ottimi.
El Golfo
Sulla costa occidentale di Lanzarote, vicino a Yaiza, si può ammirare un paesaggio di contrasti grazie al cratere di un antico vulcano immerso nell’oceano Atlantico che ha dato vita ad un lago conosciuto come il Charco dei Clicos, Riserva Naturale. Fermatevi al belvedere de El Golfo, lasciate la macchina, percorrete un sentiero e vi troverete davanti uno spettacolo unico, in cui il colore verde, causato dalle alghe che si trovano sul fondo del lago, contrasta con la sabbia nera della cosiddetta spiaggia, situata ad appena 100 metri dal lago e con l’azzurro del cielo e del mare. Dopo esservi goduti la vista, concedetevi una passeggiata nel paesaggio attiguo, fermandovi in uno dei tanti ristoranti in riva al mare.
Los Hervideros
Il nome significa “acque bollenti” ed è un vero e proprio spettacolo della natura. Si tratta di diverse grotte scavate nella lava, simili a un labirinto intricato dove le onde dell’oceano vengono a frantumare le pareti delle grotte, inondandole e creando un paesaggio magnifico, ma spaventoso. Si possono visitare grazie a sentieri nel paesaggio e scalinate che permettono di osservare le grotte da diverse angolazioni. Se poi andate in giornate di mare mosso o durante l’alta marea, lo spettacolo sarà ancora più sorprendente. Un luogo dove il potere della natura è alla massima potenza.
Salinas de Janubio
Si trovano in una laguna creata dalle eruzioni vulcaniche che diedero origine alla barriera di lava sul mare e sono state dichiarate ‘Sito di Interesse Scientifico’ per la presenza in essa di uccelli migratori. Sono le saline più estese delle isole Canarie, costituiscono un paesaggio umano di alto valore architettonico e anche attualmente producono il così detto ‘oro bianco’ che fu essenziale nell’economia dell’isola fino a non molti decenni fa. È infatti, un esempio di impegno e radicamento alla terra, dove il lavoro si è tramandato di padre in figlio per generazioni. Perfette da visitare al crepuscolo, quando il sole si specchia nelle pozze in cui evapora l’acqua, producendo un gioco di sfumature e colori di grande bellezza, magari fermandovi al ristorante Mirador las salinas, buona cucina e vista dall’alto su tutta la salina.
Playa Blanca
È una deliziosa cittadina nel sud di Lanzarote, dalla quale si raggiunge Playa Papagayo e da cui partono i traghetti per Fuerteventura. Situata a sud di Lanzarote e un’ambita meta turistica in quanto è una meta tranquilla e ideale per il relax di tutta la famiglia, che può godere oltre che di spiagge dorate, di un’ampia gamma di alberghi, circondati da bar, ristoranti, centri commerciali e uno dei migliori porti turistici di Lanzarote.
Playa del Papagayo
Si tratta di una delle spiagge più popolari dell’isola e soprattutto del Monumento Naturale di Los Ajaches, un massiccio vulcanico costituito principalmente da rilievi aridi e morbidi levigati nel corso dei secoli dal forte vento che caratterizza quest’isola. Per accedere alla zona, in alta stagione, bisogna pagare un biglietto, che permette di visitare la riserva naturale e soprattutto le splendide spiagge, dorate e selvagge, presenti. La prima che si incontra è Playa Mujeres, vasta, sconfinata e stupenda, seguite da Playa del Pozo (spiaggia nera), Playa de la Cera e la più famosa Playa del Papagayo dove si trova un ampio parcheggio e una zona camping. Quest’ultima è una caletta di candida sabbia, piccole dimensioni ed enorme bellezza, a forma di mezzaluna o concha, come preferiscono definirla alcuni residenti, che seduce grazie alle sue acque trasparenti color smeraldo, quasi fosse una piscina, ideale per iniziare la pratica dello snorkeling e godersi i fondali. Queste spiagge, sono immerse nella natura incontaminata, solo qui è presente un chiringuito, ossia un chiosco, perfetto la sera per gustarsi un drink guardando le luci sfumare.
Playa de Famara
È una di quelle spiagge che ti lasciano senza fiato. Situata a nord-est dell’isola, si estende lungo più di cinque chilometri tra sabbia dorata e dune, all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Chinijo, nella cittadina costiera di La Caleta de Famara e sede della suggestiva scogliera di Famara. Arrivate quando c’è la bassa marea, e l’effetto sarà meraviglioso grazie all’acqua che forma come una sottile patina sulla sabbia e riflette il cielo e il massiccio come fosse un gigantesco specchio, con l’isola di La Graciosa che si staglia all’orizzonte. Fermatevi a osservare questo meraviglioso spettacolo, concedetevi una passeggiata sulla lunga battigia o fermatevi a guardare i numerosi surfisti. Questa infatti, è una spiaggia sportiva in cui praticare sport acquatici come anche bodyboard, windsurf e kitesurf, grazie alle sue onde e ai venti costanti, ma anche parapendio e deltaplano, decollando dalla cima del massiccio di Famara. E al termine della giornata, spostatevi a La Caleta de Famara per gustare un delizioso piatto di pesce sulla terrazza di alcuni ristoranti della cittadina marinara.
Arrecife
Capoluogo di Lanzarote dal 1852 e centro amministrativo, commerciale e culturale dell’isola dal XIX secolo, vale una visita. La parte più curiosa è sicuramente è El Charco de San Gines, il lago salato, nel cuore della città, formatosi grazie ad un rientro del mare, attorno al quale nacque il primo borgo di pescatori, mentre oggi vi ormeggiano piccole imbarcazioni e ai cui bordi si trovano bar e ristorantini. Il tour potrebbe proseguire con Il Castillo de San Gabriel, che si trova su una piccola isola chiamata Islote de los Ingleses, raggiungibile da due tratti di strada, uno per le auto e uno per i pedoni. Questi ultimi devono superare il Puente de las Bolas, un piccolo ponte levatoio con due palle di cannone sopra i suoi pilastri da cui prende il nome. Questa fortezza divenne un castello in pietra nel XVI secolo, svolgendo un ruolo importante nella protezione del porto e della città e fu dichiarata Monumento Storico Nazionale nel 1972. Oggi ospita un piccolo museo etnografico a cui si accede con un biglietto d’ingresso. Sul lungomare antistante potrete ammirare il Parque José Ramirez Cerdà offre zone verdi e viste sul castello, oltre ad ospitare il Chiostro della Musica una replica dell’originale risalente agli anni ’50, in cui gli abitanti erano soliti radunarsi per ascoltare l’orchestra municipale. Molte le chiese ed i musei presenti, ma oggi Arrecife è anche un paradiso per gli amanti dello shopping: le strade sono piene di boutique e negozi di marche importanti, tanto che molti turisti scelgono di visitarla per le sue possibilità di fare acquisti, soprattutto lungo la strada pedonale Calle Léon y Castillo e presso il grande centro commerciale.
Costa Teguise
Si trova a 12 km a nord della capitale Arrecife ed è un’affascinante oasi in mezzo alle pianure di Lanzarote, tra le più popolari località dell’isola, famosa per le numerose attrazioni turistiche, come il celebre mercatino domenicale, fu costruita per volere del celebre César Manrique tra gli Anni ’70 e ’80, con l’obiettivo di creare un’altra località turistica, oltre a quella di Puerto del Carmen. Qui ci si può godere il sole e il mare o fare escursioni e raggiungere facilmente il Giardino dei Cactus (Jardín de Cactus), esempio di intervento architettonico integrato nel paesaggio realizzato da Manrique rispettando l’infrangibile binomio arte e natura che si respira in tutte le sue opere, nel quale si coltivano oltre 1400 specie di cactus perfettamente classificati, o i Jameos del Agua, dove, lo stesso artista esprime meglio se stesso. Questo curioso mix di casa, grotta vulcanica, museo ed opera d’arte, all’interno ospita anche una laguna naturale abitata da piccolissimi granchi albini ciechi: esseri minuscoli che hanno sorpreso gli studiosi di tutta Europa, perché fino ad ora i loro habitat sono stati i tunnel degli abissi marini.
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