5 giorni a Dublino: cosa vedere
Non appena arrivati a Dublino, scesi dall’aereo, il cielo d’Irlanda sembra dare il benvenuto, con le note di “Analyses” dei Cranberries che risuonano nella mente.
Un cielo cangiante, cupo e poetico, che invita a esplorare una città ricca di leggende, storia e vita moderna.
Il capoluogo irlandese non è solo un viaggio tra monumenti e musei, ma anche un percorso tra folklore, pub accoglienti e paesaggi fiabeschi.
In Centro: Un Itinerario tra Monumenti e Musica Folk
L’itinerario comincia dal ponte Ha’penny, uno dei simboli più fotografati di Dublino. Attraversandolo, ci troviamo subito sulla vivace O’Connell Street, la via principale, dove l’imponente Spire, un monumento in acciaio alto 120 metri, si staglia in contrasto con i resti di epoche passate.
Qui si trova il General Post Office (GPO), che conserva ancora le tracce della rivolta del 1916, un evento cruciale nella lotta per l’indipendenza irlandese.
Guardando i fori dei proiettili sui muri del GPO, è impossibile non percepire l’intensità di quella battaglia che ancora oggi vibra nel cuore della città.
Da qui, proseguendo verso sud (vi accorgerete di essere diretti a sud poiché tutti i numeri civici sono pari, mentre a nord sono dispari), si giunge al prestigioso Trinity College, il campus più antico e famoso d’Irlanda, che ospita il Libro di Kells.
Quest’opera è uno dei più importanti manoscritti prodotti nei monasteri irlandesi, scozzesi e dell’Inghilterra settentrionale tra la fine del VI e l’inizio del IX secolo.
All’interno della sua Biblioteca Antica, con scaffali di legno che si alzano fino al soffitto e l’odore di carta antica, è facile immaginare gli studenti, i poeti e i letterati che si sono formati qui, da Samuel Beckett a Oscar Wilde.
Proseguiamo verso Merrion Square, il quartiere georgiano dove ogni edificio presenta porte dai colori vivaci, e la storia dietro questa scelta è affascinante: secondo una leggenda, gli abitanti iniziarono a dipingere le porte in modo diverso per riconoscere le case e non rischiare di entrare in quella sbagliata dopo una serata al pub.
Un’altra versione romantica afferma che gli irlandesi desiderassero esprimere il proprio individualismo come una piccola ribellione contro l’architettura formale georgiana.
Passando davanti a Stephen’s Green, dove è possibile ammirare una scultura di Oscar Wilde, attraversiamo la centrale Grafton Street, la via dello shopping per eccellenza di Dublino, dove negozi di design, librerie storiche e botteghe artigiane si mescolano con la musica dei suonatori di strada.
Qui si respira un’energia cosmopolita, tra musicisti improvvisati, artisti e giovani che passeggiano tra negozi alla moda.
Proseguendo, arriviamo a Temple Bar, il cuore culturale di Dublino. Il quartiere è una festa di colori, musica e artisti di strada che suonano strumenti celtici come il bodhrán e il flauto, creando un’atmosfera che ti trasporta in un mondo di melodie antiche.
Qui, ad ogni ora del giorno, in ogni pub, vedrai spillare birra e ascoltare musica dal vivo semplicemente passeggiando tra le stradine del quartiere, affollate di turisti incuriositi dal famoso Temple Bar Pub, un locale iconico da visitare assolutamente.
Qui si trova anche la celebre statua di Molly Malone, la pescivendola della famosa ballata irlandese. La leggenda narra che Molly, affascinante e misteriosa, vagasse per le vie della città vendendo frutti di mare durante il giorno e chissà quali misteri la notte. È una figura amata dai dublinesi, che rappresenta lo spirito indomito e sensuale della città.
Camminando per il centro, verso sud, incontriamo la Christ Church Cathedral e la Cattedrale di San Patrizio. Quest’ultima, dedicata al patrono d’Irlanda, custodisce storie e leggende ed è un imponente esempio di architettura gotica del XIII secolo, con vetrate colorate che raccontano episodi della vita di San Patrizio.
Poco distante, il Castello di Dublino conserva il fascino delle epoche normanne e medievali e racconta il passato coloniale della città.
Fuori dal Centro: Prigioni e Pinte di Guinness e la zona moderna
Allontanandoci dal centro, una visita alla Kilmainham Gaol, l’antica prigione dove furono incarcerati i leader della rivolta del 1916, è d’obbligo.
Passeggiando nelle sue fredde e anguste celle, è facile immaginare il dramma di chi ha lottato per la libertà dell’Irlanda, un luogo di grande intensità storica.
Per vivere appieno l’atmosfera della città, una sosta alla Guinness Storehouse è un’esperienza imperdibile: un museo di 7 piani dove non solo imparare a spillare la pinta perfetta e scoprire la storia della birra simbolo dell’Irlanda. All’ultimo piano c’è una zona bar molto bella perché ha una vista mozzafiato sulla città.
La nuova zona di Dublino, situata lungo il fiume Liffey, è un’area moderna e dinamica caratterizzata da grattacieli e sedi di multinazionali. Il simbolo principale di questa parte della città è il Ponte della Luce (Samuel Beckett Bridge), dall’architettura innovativa che ricorda un’arpa, in omaggio alla tradizione musicale irlandese.
Questa zona, nota anche come Docklands, è il cuore economico di Dublino, con numerosi uffici di grandi aziende internazionali nel settore tecnologico e finanziario.
Google; Facebook; Microsoft; Apple; LinkedIn; Twitter; Amazon; Airbnb; Stripe. Queste aziende, tra le più influenti nel settore della tecnologia e dei servizi digitali, hanno scelto Dublino come loro hub europeo, grazie alla sua posizione strategica e alle politiche fiscali favorevoli.
Gite Fuori Porta: I Segreti dell’Irlanda a un’ora da Dublino
A breve distanza dalla città , il paesaggio cambia, svelando luoghi che sembrano appartenere a un altro tempo. Tra castelli, scogliere, borghi medievali e villaggi di pescatori pittoreschi, la countryside di Dublino merita almeno una gita fuori porta.
Glendalough, un antico sito monastico immerso tra laghi e foreste, è uno dei luoghi più suggestivi. Nel cuore delle Wicklow Mountains, puoi esplorare le rovine dell’abbazia e lasciarti avvolgere dalla leggenda delle creature celtiche – chissà, magari riuscirai ad avvistare gnomi, folletti e fate tra i sentieri alberati.
Un’altra gita imperdibile è Howth, un pittoresco villaggio di pescatori dove gustare pesce freschissimo, tra cui salmone e frutti di mare. Passeggiare lungo le sue scogliere è un’esperienza affascinante, con panorami mozzafiato sull’oceano e una natura incontaminata che lascia senza fiato.
Queste escursioni sono facilmente prenotabili con tour operator come Get Your Guide, che organizza gite giornaliere verso i siti più suggestivi nei dintorni di Dublino oppure raggiungibili con la DART, una rete di treni che collega il centro della città con diverse località costiere e suburbane, offrendo un mezzo comodo e veloce per spostarsi sia per i residenti che per i turisti.
Sempre con il treno potete arrivare a Trim un villaggio medievale dove giace il castello in cui hanno girato il film Braveheart.
L’Anima Alternativa di Dublino: Mercati, Design e Cucina Tipica
Oltre ai monumenti storici, Dublino ha anche un’anima giovane e alternativa. Eatyard, il mercato di street food, è il luogo ideale per chi vuole assaporare piatti irlandesi moderni e specialità internazionali.
Se ami il vintage, il George’s Street Arcade è una tappa imperdibile, un mercato coperto dove trovare abiti d’epoca, vinili e oggetti da collezione unici.
Rock è invece la meta imperdibile per gli appassionati di musica. Non perdetevi l’Irish museum of Rock and Roll, un museo che parla della storia della scena Rock Irlandese, tra U2, The Cranberries, e i Thin Lizzy.
Altra curiosità se passate da O’Connell street all’altezza di The Spire, fermatevi per un saluto agli amici newyorkesi, sì perchè a Dublino c’è un portale digitale interattivo in diretta streaming con l’altra città creato come parte di una collaborazione culturale e tecnologica tra Dublino e New York.
Il progetto è stato realizzato per celebrare e promuovere il legame tra le due città, in particolare per quanto riguarda la cultura, la creatività e l’innovazione.
Per un’immersione nella cultura celtica, visita il Museo Nazionale d’Irlanda, dove potrai ammirare antichi artefatti come il famoso tesoro di Tara e scoprire le tradizioni mistiche e guerriere del popolo celtico.
Questa parte della città è anche piena di negozi di design e caffè indipendenti, soprattutto nei quartieri come Smithfield, un’area industriale riqualificata che è diventata un centro di ritrovo per artisti e creativi, a nord del fiume Liffey.
La gastronomia è una parte essenziale dell’esperienza dublinese e i pub sono i protagonisti, ce ne sono circa 800.
Puoi immergerti in pub storici come The Church, una vecchia chiesa trasformata in un locale di design, o il Brazen Head, il pub più antico della città, aperto dal 1198, dove gustare piatti tipici irlandesi come l’Irish Stew, il Dublin Coddle – uno stufato dublinese ricco e sostanzioso – la seafood chowder – una zuppa di pesce molto popolare – o il fish and chips.
Consigliato anche il JR Mahon per un’esperienza unica, che unisce cibo, musica dal vivo e una location mozzafiato. Non dimenticate di passare dal The Arlington Hotel per intrattenervi con le tipiche danze irlandesi, che comunque potrete trovare in diversi pub.
Oltre ai piatti tipici che troverete nei pub, la colazione tradizionale irlandese, o “full Irish breakfast”, con salsicce, bacon, black pudding e soda bread, è un must per iniziare la giornata con energia.
Al Maldron Hotel Parnell Square offrono un’ottima colazione a buffet internazionale, dove oltre a fantastiche brioche troverete salsicce, uova, fagioli, pollo impanato, già alle 7 del mattino.
Passeggiando per la città incrocerete numerosi caffè, dove potervi scaldare con un caffè americano (rigorosamente americano, perchè l’espresso c’è, ma meglio l’americano!) magari dopo una mattinata in giro per la città.
Passate poi per Maher’s Dublin un caffè molto caratteristico nel quartiere georgiano di Dublino, precisamente su Wexford Street, una zona situata vicino a Camden Street, non lontano dal Dublin 2, un’area centralissima che include il quartiere di Portobello.
La Dublino di James Joyce
Nelle sue opere, come in “Ulysses”, Joyce dipinge Dublino come un personaggio a sé stante, con ogni strada, piazza e edificio che riflette la vita quotidiana e le sfide dei suoi protagonisti.
La città oggi celebra la sua eredità con luoghi come il James Joyce Centre, dove è possibile scoprire la sua vita e le sue opere, e il Bloomsday, un evento annuale che rivive la giornata di Leopold Bloom, protagonista di “Ulysses”.
Tra i monumenti dedicati a Joyce, spiccano la Martello Tower di Sandycove, simbolo dell’inizio del romanzo, e Sweny’s Pharmacy, un antico negozio che appare nel libro e oggi ospita un piccolo museo a lui dedicato.
Inoltre, i tour a piedi della città offrono l’opportunità di esplorare i luoghi che hanno ispirato la sua scrittura.
Cosa Fare a Dublino con i Bambini
Dublino è perfetta per le famiglie, con parchi come Phoenix Park e St. Stephen’s Green, ideali per giochi all’aperto.
Non perdere il Dublin Zoo all’interno di Phoenix Park. I bambini adoreranno Dublinia, un museo interattivo sulla storia vichinga, e The Ark, un centro culturale con spettacoli e laboratori creativi.
Per il divertimento, visita Funtasia o Pip’s Funfair, parchi tematici con giostre e giochi, nel periodo natalizio.
Per mangiare, invece, The Woollen Mills e Avoca Café offrono piatti family-friendly, mentre il Dawson Lounge è un pub che accoglie le famiglie.
Ricordate che i bambini sono ammessi nei pub fino alle ore 21 dopo di che si avvicinerà un cameriere chiedendo cortesemente di uscire.
A Dublino, si mangia bene, si beve tanto, si suona ad ogni ora e le persone sono molto cordiali.
Ci si muove bene con i mezzi pubblici, potrete acquistare i biglietti alla macchinetta vicino la fermata della stazione del tram, ma anche con i taxi (scaricare l’applicazione FREENOW che permette di chiamare il taxi e di noleggiare auto o bici, ricordandovi che si guida a destra).
Il consiglio è di prendere un hotel vicino a O’Connell Street, strada principale da dove partono tram e bus e punto di ritrovo per i dublinesi, vicino anche alla Old City.
A Dublino la temperatura massima d’estate è di 20-22 gradi, quindi immaginate nel periodo invernale! Vestitevi a strati e soprattutto ricordate l’impermeabile.
Rosie Audino