Moda Uomo FW 23-24 secondo Pitti
Lo streetwear, che ha dominato le passerelle per stagioni finendo per contaminare anche il sartoriale sembra essere in declino. Questo almeno secondo quanto trapela da Pitti Uomo 103, dove oltre 700 brand hanno presentato le proposte in tema moda uomo, per l’autunno inverno 2023/2024.
In mostra i nuovi stili cool sembrano in effetti contaminati da temi nuovi: in primis dal mondo della montagna, escursionismo, trekking, avventure o missioni ad alta quota con capi performanti o addirittura dal tocco militar-chic, poi il preppy amato da JFK e Paul Newman, con i colori delle divise dei college statunitensi, ma pure tutto il genere del sartoriale rivisitato in chiave contemporanea.
Da una parte c’entra sicuramente il lifestyle post-pandemia che ha portato un po’ tutti a prediligere giornate nella natura, facendo sport open-air come arrampicata, trekking, bicicletta. Così il mondo dell’hiking irrompe nel menswear: trionfano parka e piumini oversize colorati (da Herno sono in chiave pop-montagna anni ’80 e ’90), maglieria tecnica, pantaloni multitasche.
I parka di AlphaTauri sono in tessuti dall’aspetto tattile naturale come lana, feltro, teddy combinati con nylon e Taurobran, una membrana a tre strati impermeabile e traspirante, mentre da Ecoalf sono in poliestere riciclato mischiato con filato del mare, creato con la plastica recuperata dai fondali marini. Poi trench con parti staccabili, impermeabili, giacche in lana cruda con motivo tartan plaid nei toni arancio e blu scuro, come quelli di Paul & Shark.
Questo mondo di capi ‘performanti’ si mischia poi con quello militar-chic, come da Christopher Raeburn, famoso per la riappropriazione di tessuti militari e per gli iconici capispalla creati con paracadute dismessi, ma soprattutto torna in voga la field jacket imbottita, un capo che da solo ha una storia di oltre 50 anni: creato dalle forze armate americane per i soldati, quindi con un materiale praticamente indistruttibile (resistente, antivento, anti-pioggia) e con tasconi frontali, è diventato iconico soprattutto grazie a chi l’ha indossato sul grande schermo. Ricordate Robert De Niro in Taxi Driver? Ebbene nel prossimo inverno vedremo nuove field in versioni con patch e colori terrosi, ma sempre con approccio grintoso, come Blauer che la ripropone oltre al classico bomber Ma1 e gli anorak.
Sempre dagli Usa arrivano influenze dal mondo preppy, con i colori delle divise dei college statunitensi, come da Sun68, i mood delle squadre di football e basket, poi jacquard, lane dai trattamenti anti-goccia, velluti e denim, nylon lucido.
C’è poi il capitolo sartoriale, che si arricchisce di vestibilità aggiornate. I capisaldi del repertorio sono giacca doppiopetto, da Tombolini, cappotto a vestaglia, gilet in maglia, giubbini in pelle. Resta forte l’idea di aggiungere un dettaglio contemporary. Da Avant Toi, per esempio, i cappotti in Principe di Galles vengono stravolti con schizzi colorati.
Anche il jeans cinque tasche si rinnova, esce dal mondo streetwear ed entra in quello dell’alta sartoria e nasce il modello a 6 tasche; frontalmente 2 taschini derivanti dal jeans tradizionale e 2 riconducibili al mondo sartoriale; minimali le due tasche posteriori. È un nuovo percorso per la ‘tela De Nimes’ frutto del progetto di Incotex Blue Division, il brand del denim sartoriale made in Italy nato dall’unione delle aziende Incotex e Giada.
Il mondo della camiceria si rinnova: nuovi colli e riedizione di modelli storici (righe, check, colorazioni melange da Xacus). Il casual del giovane brand Cruna si evolve guardando ai jazz club con forme e fit rilassati per pantaloni, capispalla, gilet.
Per gli accessori più sono speciali meglio è, come il cappello Federico, creato dal cappellificio Doria 1905 per Capitan Fede, il chitarrista Federico Poggipollini o le proposte di SUPERDUPER nate dall’ultimo scambio creativo con Lorenzo Jovanotti: una vera e propria collezione dove il cappello è caledoscopicamente declinato in tutte le sue forme e sfumature, un percorso creativo a sei mani nato da una visione condivisa e da una stima reciproca.