Lapo Elkann, con Garage Italia inaugureremo la dolce vita 4.0
“Proveremo a fare con umiltà quanto e di più fatto da Enrico Mattei, che era un esempio di successo e forza italiani”. Così Lapo Elkann ha presentato il suo Garage Italia, la stilosissima officina, nata all’interno dell’ex-stazione Agip di piazzale Accursio a Milano, inaugurata dopo 3 anni di lavori.
Il garage, un tempo frequentato dai milanesi che andavano al lago per il weekend e poi piano piano abbandonato, si è trasformato in questo nuovo progetto a firma di Lapo Elkann che unisce il mondo dei motori con quello della ristorazione, firmata da Carlo Cracco, e del design, curato da Michele De Lucchi, che ha restaurato l’edificio commissionato nel 1952 all’architetto Mario Bacciocchi da Enrico Mattei.
Nei suoi 1.700 mq distribuiti su due piani fuori terra e uno interrato, si accede sostanzialmente ad uno showroom dedicato alla personalizzazione di ‘tutto ciò che si muove’, siamo auto, moto, biciclette , barche, aerei e quant’altro. Contemporaneamente si può provare un simulatore di guida, mangiare, bere o rilassarsi semplicemente.
All’ingresso una nuvola di oltre 1.100 macchinine sospesa sul bar, moto e auto personalizzati, a rappresentare il mondo motion a tutto tondo, scocche di Ferrari, caschi di piloti come Senna, quadri spazialisti, motoscafi, sulle scale le impronte degli pneumatici
Cuore del Polo è la Materioteca, luogo dedicato all’ispirazione in cui sviluppare le idee e toccare con mano tutti i materiali a disposizione: una grande libreria mostra le lamiere verniciate, i tessuti e le pelli disponibili, la scrivania realizzata dagli artigiani Ferrari con la scocca di una Gto. Alle pareti, un inedito blu navy scurissimo che, insieme all’azzurro Lapo, sarà brevettato dalla Basf all’interno del progetto ‘The code’.
Un’area particolare è dedicata alla possibilità di “guidare in pista” una Ferrari con un simulatore professionale, lo stesso utilizzato per i piloti del campionato GT ed accanto uno lo shop con cravatte e giacche realizzate con Rubinacci, le felpe con Hydrogen, il cashmere con Majestic.
Al primo piano svetta il ristorante gestito da Cracco che culmina nel Riva Privèe come fosse la prua di una nave sospesa sulla città. Al centro la carrozzeria di una Ferrari 250 GTO trasformata in cocktail station e sul soffitto la sagoma di una pista elettrica con 22 modellini di Formula 1, comprese due Ferrari. Nove sedili Ferrari Daytona e due della Ferrari 599 sono diventati delle poltrone, mentre il divano è un omaggio alla storica Ferrari di Gianni Agnelli.
Il menù, presentato su un contagiri, presenta proposte che Cracco ha creato rispettando la tradizione italiana legata ai racconti di Lapo, con il piatto del commendator Ferrari, il giardino di nonna Marella e l’insalata dell’Avvocato, ma anche piatti dedicati a Valentino Rossi e a corse mitiche come la Parigi Dakar.
Sul tetto, a fianco del terrazzo-giardino tropicale, un aereo, e all’ingresso un’Harley Davidson, un motoscafo e delle auto già personalizzate.
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