Sylvia e Alex conquistano il pubblico del Padiglione dell’Unione Europea
A poco più di due mesi dall’inaugurazione, Expo2015 continua ad entusiasmare ed il flusso di visitatori rimane pressoché costante.
Oltre ai numeri, che dimostrano il buon andamento della manifestazione, a suggellare la riuscita dell’evento, c’è la soddisfazione per ciò che viene visitato.
I paglioni riscuotono, infatti, un buon successo, anche se ce ne sono alcuni che attirano maggiormente per il loro lato esteriore, ma poi internamente non convincono completamente nel messaggio ‘Nutrire il Pianeta ed Energia per la vita’, tema di Expo2015.
E poi ci sono padiglioni che ti sorprendono, come quello dell’Unione Europea. Situato al termine del Cardo, proprio davanti al Padiglione Italia e all’Albero della Vita.
Esternamente appare una struttura elegante e formale, osservandolo meglio però, troviamo delle immagini di una simpatica e quanto improbabile coppia: Sylvia ed Alex.
Sono loro infatti i protagonisti all’interno del Padiglione della Comunità Europea, che, messo al bando il burocratese, ha deciso di comunicare il messaggio tanto caro ad Expo ed a tutti noi, con un cartone animato.
In realtà non si tratta di un semplice cartone animato, ma di una produzione in perfetto stile Pixar, che porta a vivere l’avventura della futura coppia, come se si fosse presenti nella storia.
Alex e Sylvia nel prequel ci vengono presentati separatamente. Crescono in due Paesi diversi dove studiano e diventano adulti. Alex ama la terra, il lavoro e la fatica che richiede, Sylvia ama con passione la scienza e i problemi che può risolvere.
Se l’inizio della storia affascina, il suo seguito sorprende, non tanto nella narrazione, dove l’happy end risulta scontato, quanto nella realizzazione.
Dal soffitto gli effetti speciali lasciano cadere in sala qualche goccia di pioggia, come quella del temporale illustrato nello schermo, il palco da cui si osserva il video, trema sotto i piedi, ed ancora il profumo del pane riempie la stanza e ti fa venire voglia di allungare la mano e prendere un filone appena realizzato dalla nuova coppia.
Non sorprende quindi che i bambini impazziscano per questo padiglione, ma non sono gli unici. Anche gli adulti ne escono conquistati (giapponesi in testa) perché, oltre a l’accuratezza nella realizzazione, con i suoi infiniti effetti sensoriali, si identificano in qualche modo nei personaggi.
E proprio questo era lo scopo della realizzazione di “The golden Ear” (“La Spiga d’oro”), ovvero fare un film che avvicinasse la gente alla Comunità Europea, ricordando il valore aggiunto che l’Europa ha fornito in questi anni, dalla libertà di movimento, al mercato unico, ed altri valori culturali che condividiamo con gli altri paesi membri dell’unione europea.
Alex, l’agricoltore e Sylvia la scienziata, ovvero la tradizione e l’innovazione che si incontrano, mondi diversi che insieme si completano, formando qualcosa di perfetto, come quello che si auspica di essere l’Europa.
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