A Parigi proseguono le sfilate per il prossimo autunno-inverno
Sulle passerelle parigine arriva la signorina vestita Vivienne Westwood. Un trionfo di cappe, mantelle, sontuosi cappotti extra-large, abiti dalle spalle arricciate e gonne ampie. Poi, gli accessori: borse e pochette (prodotte da Braccialini), occhiali e gioielli vistosi. Maxi zeppa e maxi tacco per le scarpe, con la punta allungata. Chiude la sfilata un abito da sposa, con tanto di bouquet di mimose in mano.
Anche la donna di Haider Ackermann è sontuosa. Indossa maxi cappotti extra lunghi e oversize, parka abbondanti, completi giacca-pantalone molto comodi, pellicce a pelo lungo. Nessun colore forte soltanto nero, marrone, verde militare e qualche tocco di bianco.
Colori forti anche da Victor&Rolf tutto si gioca soltanto su due colori: bianco e nero, perché ‘insieme danno un senso di grafica purezza’, dice il duo creativo. Gli abiti diventano mini, cortissimi, ma esagerano con fiocchi, drappeggi, balze. L’anima ribelle esce fuori nei completi con ricami trompe l’oeil di frange, tagli e strappi.
Novità da Sonia Rikyel, dove ha sfilato la prima collezione firmata da Geraldo Da Conceicao, stilista nato a Macau, cresciuto a Toronto, a Parigi da 20 anni. Qui in passerella arriva una mademoiselle, tutta vestita di maglia. Seguono bluse trasparenti, giacchine in micro-ciniglia e angora che si trasformano in pelliccia. Della divisa militare conserva le linee pulite, ma gioca con le trasparenze per accentuare la femminilita’.
Seduzione è la parola d’ordine da Roger Vivier, dove il direttore creativo Bruno Frisoni nella collezione Sexy Cult rivede i dettagli classici, come il tacco Virgule creato da Monsier Roger Vivier nel 1965, ora riproposto in due altezze di 7 e 10 cm o la borsa Prismick, la versione Specchio, con pelle specchiata, ispirata all’artista tedesco Joseph Beuys e al suo feltro leggendario. Curiose le scarpe Blush pon pon, una decolleté con un’applicazione speciale sulla punta: un pennello per fard. Un dettaglio che la musa del brand Ines de la Fressange ha scelto anche come ciondolo.
Molto gipsy, un po’ vittoriana, la donna Givenchy di Riccardo Tisci. Gonnelloni ampi a stampa floreale abbinati a felpe con la stampa del cerbiatto Bambi, tutto un fruscio di chiffon, velluto e ricami di cristalli. ‘E’ un gipsy moderno – dice Tisci – quando ero bambino ero affascinato da queste donne eleganti con le gonne lunghe. Ho fatto anche un lavoro di ricerca nell’archivio dei miei 8 anni con Givenchy’. Su gonne e abiti ci sono ricami floreali, soprattutto rose. In passerella alcune delle migliori top model come Natalia Vodianova, Bianca Balti, Isabeli Fontana, Maria Carla Boscono, ammirate dalla prima fila da diverse celebrities tra cui Kim Kardashan, Jessica Chastain, Keanye West, Ciara.
Phoebe Philo per Celine presenta una tavolozza di colori candidi, dal bianco al pastello ed un rigore nelle linee, con abiti che accarezzano le forme del corpo. 37 meravigliose uscite del defilé, di cui soltanto due con i pantaloni, il resto sono morbide gonne che si allargano sul ginocchio, abiti che scivolano sulle curve o hanno drappeggi all’altezza della vita che formano un grande fiocco e creano due ampi tasconi. La maglieria è morbida, i cappotti oversize.
Geometrie e architetture anche da Chloè, che veste una signorina dallo spirito indipendente con salopette, pullover jaquard dalle forme maschili, shorts, morbide camicette di seta e cappotti blu dai grandi tasconi d’ispirazione militare.
Da Kenzo il duo creativo Carol Lim e Humberto Leon ha studiato gli antichi templi asiatici e i loro pinnacoli, dove il simbolo dell’Occhio è protagonista. In passerella abiti a motivi drappeggiati incrociati, gonne a portafoglio, cappotti in lurex con maniche ampie, pantaloni in denim stampato laminato, felpe e maglie stampate col motivo dell’occhio.
Ispirazione orientale anche per Ennio Capasa da Costume National, che guarda all’etnia Miao. ‘Sono donne essenziali con lievi tocchi di eccentricità’ dice Capasa. La collezione è minimal con camicie da uomo, giacche lunghe e doppio petto anche senza maniche, pantaloni slim fit o da uomo, gonne sovrapposte a pantaloni, abiti sono drappeggiati oppure a strati, ispirati all’etnia Miao. Tutto scorre attorno a pochi colori: blu notte, nero, bianco, terra bruciata.
La sartoria va in scena da Comme des Garcon. Tutto parte dal completo maschile, cui sono ricamate rose giganti, drappeggi e increspature, in un arcobaleno di colori.
‘Back to the roots’ per Jean Paul Gaultier. In passerella molti i rimandi agli anni
Ottanta, c’è il jeans in velluto con mix di materiali, la pelliccia in visone rasato in più colori e quella oversize lunga fino ai piedi. Patchwork di materiali e mix di pezzi sovrapposti: la gonna in jacquard nera con la giacca in pelle, la blusa di velluto con i leggings in pelle, le gonne lunghe plissé con il chiodo, i nuovi bustini in feltro o pelle, le pellicce, oversize, lunghe fino ai piedi, in mix di colori, fino all’abito smanicato con cappuccio in pelliccia di astrakan.
In prima fila Farida Khelfa, musa di Gaultier, con indosso una meravigliosa pelliccia di coyote.
Le mille sfumature della collezione di Alberto Biani raccontano un mosaico che parte dai colori accesi, come il fucsia, il bluette e il verde, attraversa i toni cammello dello shatush e arriva a raccontare quelli che Biani definisce i ‘neri diversi’. Nuance dalle differenze infinitesimali, che cambiano sfumatura a seconda del materiale utilizzato. Ci sono anche dei capi animalier, in belle lane, cashmere e seta.
La collezione, presentata a Parigi, da Max Mara Atelier è pensata per una ‘working girl’, sempre di corsa, tra appuntamenti al lavoro e impegni in casa.
Dodici cappotti, non troppo classici, ma immediatamente portabili, declinati in pochi ma sceltissimi colori: cammello, cuoio, grey, blu e nero. Nuovi i volumi, misurati, mai eccessivi. I materiali sono caldissimi e ultra leggeri, come cashmere, mouflon, puro cammello, abbinati a tessuti come razmin tecnico. I particolari sono luxury, in pelliccia di visone, astrakan, castorino. Verranno venduti dolo in soltanto in 60 negozi nel mondo.
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