Atelier C Firenze Moda e Design artigianale

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Atelier C Firenze è una realtà creativa nata nel cuore del capoluogo toscano nel 2015, da Alice Caporali e Marco Contiello, rispettivamente una interior designer ed uno stilista. 

Tutte le creazioni – dalle borse di design agli abiti di Haute Couture, fino ai complementi di arredo – nascono dalle idee del duo creativo, che affida poi la realizzazione ad esperti artigiani italiani, la cui abilità è sempre più rara e ricercata. 

Oltre a confezionare creazioni uniche, Atelier C permette la realizzazione su misura di tutte le loro proposte, consentendo al cliente di seguire, con costanti aggiornamenti, la nascita del proprio pezzo speciale.

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L’atelier non si propone come una semplice boutique, ma come un luogo dove vivere un’esperienza unica nel mondo delle creazioni su misura.  

La vision di Atelier. C Firenze è far sì che ogni cliente si senta in sintonia con sé stesso e possa rispecchiarsi con piacere nel proprio ambiente.

In atelier il cliente può vivere il processo artigianale nella sua interezza: dalla fase progettuale, tramite il primo bozzetto realizzato dai due creativi, fino alla creazione del prodotto su misura o in serie limitata, grazie alle mani esperte di artigiani professionisti, esempi di eccellenza nei loro settori, con cui Atelier. C Firenze collabora fin dalla sua creazione.

Abbiamo incontrato Marco per farci spiegare meglio da lui questa realtà.

Potremmo definire Atelier C, un luogo dove le idee di Alice e Marco vengono realizzate da sapienti artigiani?

Il nostro è un laboratorio di idee, nel quale la nostra creatività si avvale di artigiani e attraverso la loro esperienza riusciamo ad arrivare a un giusto mix, tra un’idea creativa moderna unita al massimo di una sapienza artigianale.

Com’è nata l’idea di collaborazione con Alice e di fondare questo brand?

Alice cercava uno stilista per un suo cliente per il quale stava preparando un lavoro. Quindi ci siamo conosciuti grazie a questo cliente in comune che dobbiamo ringraziare, anche perché un giorno ci ha detto ‘ma voi due perché non lavorate insieme?’ Prima però di arrivare a fondare Atelier C materialmente, io e Alice per un anno ci siamo dedicati a disegnare insieme, e a sperimentare i nostri metodi e le nostre visioni, perché giustamente, essendo due creativi, capita a volte che ti devi confrontare, su alcuni aspetti si può essere d’accordo, su altre no. Quindi, facciamo sempre in modo tale che nell’idea finale ci sia sempre una parte di entrambi, creando un mix. La borsa è l’unico oggetto che secondo noi può incontrare moda e arredo.

Quindi da Atelier C cosa si trova?

Possiamo trovare le borse, pezzi d’arredo personalizzati e abiti su misura. Specifico su misura, nel senso che non solo vengono fatti in modo artigianale, ma la differenza è che noi disegniamo direttamente per il cliente, ci teniamo ad un confronto e a costruire un prodotto insieme al cliente. Quindi è una soddisfazione perché poi conosci l’utente finale e realmente puoi apprezzare se il risultato finale ha soddisfatto il compratore. Secondo me è giusto in questo tipo di processo creativo sapere non solo quali siano i desideri della persona che lo sta commissionando, ma anche le cose che lo fanno sentire più a suo agio, vale per un vestito ben riuscito, dove ti senti comodo e ti puoi muovere liberamente, così come per un pezzo d’arredo che fa sentire la tua casa più importante.

Qual è la tua donna ideale a cui ti ispiri in generale?

In realtà sono fortunato, perché la mia socia Alice è anche la mia donna ideale. Da un punto di vista estetico lei ha un gusto che a me piace tanto, poi io posso mixare, perché da napoletano posso preferire delle cose, ma essendo comunque fiorentino d’adozione, perché ormai abito lì da vent’anni, riesco a mixare le due cose. Preferisco comunque in ogni caso le donne sensuali, femminili, che riescono comunque ad evidenziare loro lati, anche attraverso dei dettagli, dei movimenti. Spesso quando disegno tendo più che a pensare l’abito, a visualizzare le situazioni in cui andrebbe indossato, quindi penso alla cliente con quell’abito, penso alla musica che ci dovrebbe essere. Mi creo una sorta di divisione mentale per far sì che poi l’abito si avvicini sempre di più a quello desiderato.

Da Atelier C si trova tanta bellezza. La bellezza, che definizione daresti di questo termine?

Allora sicuramente per me ed Alice la bellezza è qualcosa comunque di impercettibile, di molto elegante, un qualcosa che a volte ti può colpire in modo lampante, altre volte la devi scoprire nei dettagli. Come nel caso delle nostre borse: le scopri via via che le osservi, dalla metalleria agli interni, in un certo modo, è tutto un viaggio. Attraverso gli oggetti c’è comunque tanto Made in Italy.

Il vostro è un brand che esalta il Made in Italy, grazie anche agli artigiani che realizzano le vostre idee. Come li cercate?

Principalmente andando in giro, ma non solo. Sia io che Alice abbiamo messo insieme il nostro bagaglio di esperienze pregresse. Però fondamentalmente individuiamo gli artigiani andando a cercarli nelle botteghe, e gli facciamo realizzare anche delle cose che magari loro non hanno mai fatto, in modo da renderli versali.

Proposte per questa estate?

L’estate richiama borse ed accessori in paglia e rafiaAtelier.C Firenze quest’anno propone una versione in miniatura dell’iconica borsa intrecciata, rivisitata nella shape secchiello, tutto prodotto rigorosamente all’uncinetto in una preziosa rafia di viscosa. L’elemento in bronzo non trattato, caratteristico del brand, è ovviamente ripreso anche in questo modello estivo con due borchie alla base del manico ed è disponibile in due misure disponibili, con altezza 18 cm. e diametro 12 cm. o in alternativa, con altezza 14 cm. e diametro 10 cm.

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