Barbajuan, una gustosa specialità monegasca

Barbajuan, una gustosa specialità monegasca

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Tra i piatti più famosi del Principato di Monaco, ci sono i barbajuan, una specie di raviolo fritto ripieno di bietole, affettati e formaggio, un “trucco” delle nonne per recuperare i pezzi di pasta avanzati dalla preparazione delle torte salate.

il termine monegasco “Barbajuan” significa letteralmente “Zio John”. La tradizione vuole infatti, che un uomo di nome Jean, ebbe l’idea di una frittura con una salsa per i suoi ravioli, ripieni di bietole. 
Erano talmente buoni da conquistare tutti e in omaggio, gli ospiti decisero di chiamare queste piccole meraviglie, Barbajuan. 
Trattandosi di un piatto povero, viene spesso realizzato con ciò che rimane, ma oggi vi voglio dare una ricetta d’autore: i Barbajuan realizzati da Philippe Joannes.
Lo chef fa parte dello staff del ‘Fairmont’ Monte Carlo, uno tra i più esclusivi hotel del Principato, affacciato sul Mediterraneo, a due passi dal leggendario Casinò. 
Joannes gestisce lo spazio ristorazione del Padiglione del Principato di Monaco ad Expo2015 dove potrete assaggiare i suoi barbajuan, oppure potete realizzarli con le vostre mani, seguendo la sua ricetta.
Ingredienti:
Per la pasta:
Farina 500 gr
Acqua 200 m
Olio d’oliva 10 ml
Sale q.b.
Farcitura:
Bietole cotte 300 gr
Uova 4
Riso cotto 100 gr
Cipolla bianca 1
Bresaola 50 gr
Bianco del porro 200 gr
Parmigiano grattugiato 200 gr
Acciughe 40 gr
Olio d’oliva 40 ml
Sale – Pepe q.b.
Preparazione:
– Preparare la pasta mescolando farina, acqua, olio e sale
– Immergere nell’acqua bollente la parte verde del giuffetto di bietole 
   per imbiondirlo
– Sgocciolare e tritare finemente
– Mettere la cipolla ed i porri nell’olio d’oliva
– Aggiungere i filetti d’acciuga e poi le bietole
– Lasciare cuocere dolcemente fino all’evoparazione dell’acqua
– Stendere la pasta in strisce di circa 15 cm di larghezza
– Ripartire il farcito in piccoli mucchietti corrispondenti a 2 cucchiai
– Ripiegare la pasta su se stessa e poi tagliare in semiluna
– Friggere in olio d’oliva bollente, fino alal doratura della pasta
– Il ‘barabagiuan’ è pronto per la degustazione

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