Buona annata per il riso, nonostante la concorrenza asiatica
Sono Cambogia e tutta l’Asia in generale i competitor più pericolosi per il nostro riso che non riesce e non può reggere, sul fronte dei prezzi, a un simile attacco del mercato del riso.
Quest’anno la raccolta, nonostante le difficoltà del clima, è di ottima qualità e di conseguenza, i principali produttori italiani che si concentrano storicamente nel vercellese novarese e in alcune zone della Lombardia, si aspettavano un andamento dei prezzi positivo.
Ed invece sembra proprio che il mercato soffra: le varietà da esportazione comuni, quelle che determinano poi il vero prezzo del riso, sono addirittura quotate sotto costo, cioè 25 euro al quintale.
Troppo poco per riuscire a sopportare i costi che inevitabilmente aumentano di anno in anno, reclamano i produttori del settore, mentre Coldiretti chiede urgentemente delle clausole di salvaguardia.
‘Il nostro riso’ – dice il direttore di Coldiretti Novara Federico Boieri – ‘va difeso dall’ingresso di prodotto straniero che nulla ha a che fare con la tradizione e la qualità del prodotto delle nostre pianure’.
Il 7 novembre scorso c’è stato un incontro romano presso il ministero delle politiche agricole, dove le associazioni di categoria hanno esposto le loro preoccupazioni e chiesto un intervento del governo per cercare di contenere questa vera e propria invasione di riso asiatico sul nostro mercato, con la speranza che il nostro prodotto venga tutelato.
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