Consumo di pane ai minimi storici siamo tornati indietro di 150 anni
Pensavo di essere io un’italiana atipica, ma i dati comunicati oggi confermano che il pane sparisce dalle tavole degli italiani. L’allarme viene da Coldiretti. La colpa viene data alla crisi ed alle abitudini alimentari che cambiano, fatto è che i consumi non sono stati mai così bassi dall’unità d’Italia.
Se nel 1980 si mangiavano 200 grammi al giorno, ora si arriva a consumarne in media 98 grammi, meno della metà. Le diete e le allergie, incidono, certo, ma il fattore che ha scatenato la brusca frenata sembra essere il prezzo, che continua a lievitare, tanto per rimanere in tema. Venezia è la città più cara, un chilo costa 4.65 euro, ma anche Milano non va meglio.
E così il 78% degli italiani ha tagliato le spese anche su questo fronte. quattro su dieci preferiscono alternare a michette e filoncini, pasta e patate.
Il pane spesso si surgela, gli avanzi vengono riciclati, non si butta nulla. Molti stanno riscoprendo le tradizioni e, grazie alle macchine per il pane di ultima generazione, o al ritrovato gusto di impastare a mano, panini e baguette li fanno in casa.
C’è invece chi non rinuncia, magari ne compra meno, ma opta per pani speciali, da quelli senza lievito a quelli proteici, da quelli senza grasso a quelli conditi con olive, noci o uvetta. Insomma un settore che sembra non conoscere crisi.
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