E’ tempo di panettoni e pandoro. Sapete proprio tutto di questi due dolci tipici del Natale?
E’ tempo di dolci quelli del Natale: panettoni, pandoro, torrone, si fa festa in famiglia e tavola.
Il panettone ad esempio si mangia con le mani, arriva in tavola prima della frutta, mai con caffè.
Se viene arricchito con la crema pasticciera o irrorato con salsa al liquore aumenta il suo valore nutrizionale.
Occhio alle dosi, quindi va bene coccolarsi, ma senza esagerare. Una fetta di panettone equivale circa a circa 400 kcal, ovvero una porzione di pasta o riso.
Il pandoro è buono servito come dolce, va bene inzuppato in un bicchiere di spumante o anche accompagnato con il latte.
Anche una fetta di pandoro equivale si aggira sulle 500 kcal, che aumentano visibilmente, se amiamo consumarlo, ricoperto di Nutella o farcito con la crema pasticcera.
Il gusto è irrinunciabile e allora ricordate che una fetta di dolce non ingrassa se si mangia il panettone o il pandoro, però nella stessa giornata cercate di evitare l’assunzione di pasta, biscotti o condimenti grassi.
Gusto e forma ne avranno vantaggi, ma per i giorni di festa, una trasgressione, e pur sempre concessa.
Ricordate comunque che, se conservato in condizioni non ottimali, troppo freddo o troppo umido, il panettone tende ad indurirsi perdendo così la caratteristica fragranza e consistenza.
Conservatelo, dunque, a temperatura ambiente, meglio in un luogo asciutto, e riponetelo poi, se potete, circa mezz’ora prima di tagliarlo, vicino a un caminetto o su un termosifone, così da far emergere gli odori e i sapori dei suoi prelibati ingredienti.
Dopo secoli di diatribe, si è stabilito che il panettone è uno solo, quello milanese, ma le ricette per la sua creazione sono tantissime, arricchito con glassa, cioccolato, canditi o uvetta.
Esiste una legge dello Stato Italiano che stabilisce le materie prime per essere il vero panettone. E vale sia per il prodotto industriale che per quello artigianale.
Ma per sapere quanto dura un panettone aperto, occorre prima di tutto controllare la data di scadenza, di solito Marzo o Aprile. Poi, una volta aperto, meglio conservarlo nel suo involucro. E se questo si è rovinato, utilizzare un sacchetto per alimenti.
Il panettone si mantiene bene anche se messo in una scatola di latta, vicino ad una mela che ridona umidità all’impasto. In queste condizioni può durare anche 25 giorni.
Uvetta e candidi mantengono il panettone più morbido, perché rilasciano un po’ alla volta la loro acqua e fanno si che l’impasto non secchi.
Se il panettone è farcito con creme o cioccolato è consigliabile tenerlo in frigo o consumarlo nel giro di 3-4 giorni.
Ora non rimane che sbizzarrirsi ed assecondare i propri gusti e…. Buon Natale a tutti!
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