Food & Beverage Notebook – News Febbraio ‘22

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Il Ristorante – BU:R Eugenio Boer

L’uovo d’inverno

La tradizione, così come una sua attenta e rispettosa reinterpretazione costituiscono l’ingrediente imprescindibile della cucina di Eugenio Boer, chef e patron del ristorante BU:R a Milano, in cui accoglie gli ospiti insieme alla compagna Carlotta Perilli, maître di sala e sapiente padrona di casa.

Una tradizione che venera senza mai sentirsene schiavo, con un grande senso di libertà nell’innovazione di materia prima e ricette. L’obiettivo è uno: non tradire mai il gusto, lasciare che la piacevolezza dei piatti sia il punto di forza della sua personalità, sempre più matura e consapevole.

Poche sovrastrutture, grande concettualità nello storytelling, ma esplosione istintiva in bocca. E un giro d’Italia sempre straordinario, a caccia di materie che danno voce ad un territorio di eccellenze rare e preziose. Focus tra il Piemonte, la Sicilia e il Trentino. Ricordi che emergono con forza, insieme al desiderio di scoperta.

Due i menu degustazione attualmente presenti: “I Classici” e “L’Inverno”, oltre al “Per mano”, un percorso di gusto in cui lasciarsi guidare dalle mani esperte dello chef, per conoscerlo attraverso i suoi piatti, e un’immancabile carta, per chi ama comporre un proprio viaggio personale.

BU:R Eugenio Boer – Via Mercalli angolo Via S.F. D’Assisi 20122 Milano Tel. +39 02 62065383

La Pastry Chef – Anna Gerasi

Anna Gerasi è l’unica donna a partecipare e vincere la selezione per rappresentare l’Italia al prossimo World Chocolate Masters™, la più importante competizione mondiale del settore, che si terrà il prossimo ottobre a Parigi.

Anna, 43 anni, due figlie femmine di 22 e 24, nata e cresciuta nel mondo della pasticceria che da sempre è la sua grande passione, un lavoro che si tramanda da generazioni, gestisce con il fratello la storica Pasticceria Piccinelli 1862 di Brescia.

Si definisce ‘una pasticciera, una maestra d’arte e un’apicultrice’ e porta avanti il motto ‘Il cioccolato non è il sostituto dell’amore, ma è l’amore ad essere il sostituto del cioccolato’.

Lo scorso 2 febbraio a Pollenzo, ha proposto alla giuria, presieduta da Loretta Fanella pastry chef simbolo dell’innovazione della pasticceria italiana, il suo Theobroma Citrus (brownie al cioccolato e arancia, crumble di nocciola e arancia, gel all’arancia), che esprimeva il suo spirito “dolcemente” femminile, e femminista. Una dolcezza che non ha nulla di stucchevole.

Il Prodotto – Caffè Moka Efti®

Oggi il caffè è la bevanda più diffusa al mondo, perfetto per risvegliare i sensi a qualsiasi ora del giorno, ma non basta bere un caffè qualsiasi, bisogna gustarne uno di alta qualità per apprezzarne aroma e gusto.

Moka Efti® è un’azienda con radici nel passato: rilevata da Angelo Monti nel 1930 è attiva in tutta Europa già agli inizi del 900 con l’importazione e torrefazione del caffè, tanto da diventare fornitore ufficiale della Casa Reale Savoia. Questo però non ha impedito di avere sempre anche uno sguardo sul futuro.

Ogni fase di produzione e lavorazione è svolta secondo metodologie qualificate e rigorosi controlli di qualità, sia all’origine, che all’arrivo in azienda del caffè verde, ma è la fase della tostatura, quell’alchimia magica e segreta che trasforma e miscela il caffè verde in caffè tostato, che conferisce quel gusto e profumo unico.

La miscelazione è una vera e propria arte, che viene tramandata da 3 generazioni, ricette segrete del torrefattore create dall’unione di diverse origini di caffè con il fine di creare un profilo aromatico, unico e riconoscibile.

Il prodotto finale lo si può gustare in grani o macinato, per gli amanti della moka, oppure in versione cialde e capsule sia per uso domestico che professionale.

La Verdura & Frutta di febbraio – Finocchio

Nei mesi invernali il ­finocchio è fondamentale, soprattutto per la sua elevata presenza di acqua, ben il 93% e per il contenuto di ­fibra, pari a 2,2 grammi per 100 di prodotto. Un vero toccasana, insomma, anche per l’apporto calorico minimo, appena 15 kcal per ogni 100 grammi.

Presenti anche la vitamine A e C e importanti antiossidanti antitumorali, oltre a sali minerali come calcio, fosforo, ferro, potassio, zinco e selenio.

È poi dimostrato che per attenuare la fame nervosa è importante scegliere cibi che richiedono una lunga masticazione, in modo da rilassarsi prima di introdurre troppe calorie: da questo punto di vista il finocchio è perfetto perché può essere mangiato senza condimenti, ha un gusto fresco e naturalmente dolce.

Oltre ad essere un perfetto alleato della nostra linea, riduce i gonfiori addominali, è diuretico e contribuisce a mantenere i denti puliti e le gengive sane.

Le foglie più esterne, che risultano più dure da mangiare crude, si possono aggiungere ai minestroni, cui danno un gradevole profumo.

Il Formaggio – Diavolo di Latteria Tre Cime

Latteria Tre Cime, la storica cooperativa altoatesina di Dobbiaco (BZ), propone il formaggio Diavolo, morbido con pochi forellini. A rendere questo formaggio unico e speciale è l’aggiunta di peperoni e peperoncino che gli donano un sapore piacevolmente piccante.

Il formaggio Diavolo di Latteria Tre Cime è realizzato artigianalmente con il Latte Fieno 100% dell’Alto Adige, proveniente dai masi dell’Alta Pusteria e raccolto fresco dai 150 soci della cooperativa.

Il Latte Fieno è un latte purissimo riconosciuto dal marchio europeo STG, prodotto da mucche alimentate seguendo il naturale corso delle stagioni con erba fresca, fieno e piante di campo, senza l’utilizzo di mangimi OGM, insilati e fieni fermentati, garantendo un latte di altissima qualità e conferendo al formaggio un sapore delicato ed aromatico.

Il formaggio Diavolo di Latteria Tre Cime, con la sua leggera nota piccante è perfetto per l’aperitivo, accompagnato ad un buon bicchiere di vino o abbinato a gustosi contorni a base di verdure.

Il Dolce – Cento anni di Baci Perugina

Nel 1922 nasceva il cioccolatino più famoso del mondo, uno dei simboli del gusto italiano. Ad inventarlo fu Luisa Spagnoli, che fondò con Giovanni Buitoni, suo compagno di vita, la Perugina.

L’idea, che oggi apprezzeremmo per la sostenibilità, fu quella di recuperare gli avanzi delle nocciole e utilizzarli per farcire una pralina, sopra cui veniva messa una nocciola intera e il tutto ricoperto da uno strato del glorioso cioccolato fondente Luisa, creato e inaugurato sempre da lei, tre anni prima.

Il nome invece è da attribuire a Buitoni, un bacio come il frutto della loro unione sentimentale e creativa. Facendone un perfetto logo della dolcezza amorosa.

L’Art director dell’azienda, Federico Seneca, si ispirò al celebre Bacio di Francesco Hayez, tuttora l’opera più amata della Pinacoteca milanese di Brera, e riprodusse la coppia che si bacia sotto un manto di stelle, ma l’idea geniale fu poi avvolgere ogni cioccolatino in una velina, contenente frasi d’amore. Qui, invece, fu ispirato dai bigliettini che Luisa e Giovanni si scambiavano in segreto.

Il cioccolatino è rimasto inalterato negli anni, ma ne sono nate anche alcune varianti, grazie anche a collaborazioni eccellenti, ultima delle quali, in ordine di tempo, con Dolce & Gabbana, che ha visto la nascita di Baci® Perugina® Limited Edition Dolce Vita®:  un morbido cuore al gianduia, con granella al gusto limone e la nocciola intera, avvolto da cioccolato bianco con note di vaniglia.

Il Vino – Tombolini Verdicchio dei Castelli di Jesi

Sante Tombolini, nel secondo dopoguerra decise di investire in vigneti, dopo una florida attività inerente alle spezie e ai liquori, avviata nel 1921, e divenne uno dei fondatori della denominazione dei Castelli di Jesi.

Da qui in poi quella di Tombolini è una storia di famiglia ad iniziare dai figli, Giovanni e Paolo, che ampliano l’attività concentrandola soprattutto sul Verdicchio e adottano la vinificazione in acciaio, oltre a presentare quella che diventerà la celebre bottiglia ad anfora.

Negli anni ’90 la figlia di Giovanni, Fulvia, cambia il marchio in Castelfiora e converte la produzione dei 30 ettari di vigneti a Staffolo, un antico centro vinicolo con terreni di origine marina, in biologico, rinnova la cantina e guarda ai mercati esteri, mentre circa 10 anni fa, è la volta dei figli, Carlo e Giovanna, che invece, tornando al vecchio marchio.

Per festeggiare i 100 anni di attività la famiglia ha deciso di tornare ad usare le celebri bottiglie ad anfora, rivisitate. Progettata in collaborazione con Doni & Associati, che ha realizzato anche le etichette dei vini, la nuova Anfora è verde come i riflessi del Verdicchio, slanciata come una renana, con il collo lungo e i fianchi appena accennati. Una bottiglia “gioiello” che comunica una perfetta corrispondenza tra l’eleganza del contenitore e quella del suo contenuto.

Due le versioni uscite con l’annata 2020: il Doroverde e il Castelfiora, entrambi Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2020. Due vini che rivelano la svolta impressa da Carlo Paoloni, improntata al recupero di una storia che ha pochi eguali nelle Marche e all’esaltazione del carattere unico del Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Il Doroverde è un vino bianco caratterizzato da un colore paglierino con note dorate e tendenti al verde, un profumo molto fresco e persistente con sentori floreali, agrumati ed esotici, un vino elegante, ideale da proporre anche come aperitivo, mentre il Castelfiora è un bianco di grande struttura, più largo e accogliente, con lievissime note speziate dolci, tanti fiori bianchi e accenni citrini, in bocca risulta sapido e di grande equilibrio, con una vivacità e freschezza larga e persistente, che si chiude con una nota di mandorla amara.

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