Giando ristorazione italiana a Hong Kong
Dall’Italia a Hong Kong il passo è… breve. Giandomenico Caprioli da Lavello (Potenza), per tutti “Giando”, dopo numerose esperienze, da New York, a Los Angeles, dal Giappone alle cucine di casa Agnelli, approda a Hong Kong nel 2004. E da lì inizia la sua avventura nel Far East.
Incontro Giando in un pomeriggio d’autunno a Hong Kong, in uno dei rari momenti di tranquillità dopo il lunch, nel suo ristorante iconico di Wan Chai: Giando Italian Restaurant & Bar, che propone una reinterpretazione contemporanea della cucina italiana.
Reduce da uno dei numerosi premi per la sua attività, l’Ospitalità Italiana Recognition Award, assegnato ai ristoranti certificati Ospitalità Italiana, punto di riferimento per la qualità dell’ospitalità e della ristorazione, Giando è l’opposto del businessman, anche se da quando è approdato a Hong Kong, nel 2004, ha costruito davvero un impero.
Merito della filosofia che è alla base della sua attività (o meglio, passione) che lo accompagna da sempre: tramandare l’essenza delle tradizioni alimentari italiane attraverso l’utilizzo di ingredienti italiani autentici, certificati, stagionali, provenienti da piccoli, ma selezionati produttori.
Disponibile e alla mano, davanti a un caffè e al suo inimitabile tiramisù (signature dessert ndr) ci racconta le ultime novità che lo rendono orgoglioso: la prossima apertura di Cotto&Crudo – un take-away di piatti pronti italiani, inclusi panini e insalate – e il tanto atteso ritorno di Giá Trattoria Italiana – iconico punto di riferimento culinario italiano di Hong Kong dal 2012, che serve cucina regionale italiana fedele alle radici di “chef Gianni”.
Oltre ai ristoranti, nel 2014 Giando ha avviato anche un’attività commerciale, Mercato Gourmet, diventato il principale marchio di vendita al dettaglio di prodotti gourmet italiani ad Hong Kong (nato come piccolo punto vendita gourmet con appena 100 articoli, ora vanta ben cinque negozi) e Mangio, marchio di pasti pronti, salse, dessert e gelati preparati freschi a Hong Kong utilizzando ingredienti italiani accuratamente selezionati, disponibili nei suoi punti vendita.
Una vita, dunque, spesa nel settore del F&B, con incontri ed esperienze davvero speciali. Come quella che gli permette di frequentare la casa dell’Avvocato Agnelli per ben 4 anni, cucinando in tutto il mondo per gli ospiti della Famiglia Fiat.
L’Avvocato viaggiava molto, ma solo in case di proprietà e per questo motivo aveva bisogno di un cuoco ’di viaggio’. Era un uomo dai gusti semplici, al contrario di Donna Marella. Anche se è stata lei a trasformare il mio nome Giandomenico detto Gianni, in Giando. Un nome che mi ha portato fortuna.
Ed è dopo la morte di Gianni Agnelli che Giando decide di trasferirsi ad Hong Kong, dove dal 2004 al 2011 lavora in una compagnia. Poi si mette in proprio, affitta uno spazio al Fenwick Pier di Wan Chai e apre Giando Italian Restaurant & Bar (ora trasferito in Star Street) con annesso un piccolo negozio, Mercato by Giando dove vende i prodotti artigianali italiani che usa in cucina. Il resto è storia recente.
In questo settore è fondamentale seguire l’evoluzione delle abitudini dei consumatori adattandosi alle dinamiche di mercato e superando le aspettative dei clienti. Ma tenendo sempre presente che cibo e cucina di alta qualità rimangono fondamentali. E la popolazione locale oltre agli expat di tutte le nazionalità lo hanno capito ed apprezzato. Ieri come oggi – sottolinea Giando
Un punto fermo che gli è valso negli anni prestigiosi riconoscimenti, tra cui nel 2021, il titolo di “Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia” della Repubblica Italiana, ambiti riconoscimenti come la selezione del Giando Italian Restaurant & Bar per “50 Best Italian Restaurant in The World 2024” da parte di 50 Top Italy (classificandosi tra i primi 20 al mondo) e nel 2024 il premio “Tre Bicchieri” Gambero Rosso per la sua superba selezione di vini.
Stefania Lupi