La bresaola

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La bresaola è uno dei salumi più amati dagli italiani, ma la conosciamo veramente? Scopriamo come valorizzarla pienamente e come consumarla in modo da esaltarne il gusto e le proprietà.
I Bresaola lover in Italia sono ben 42 milioni, ovvero 8 su 10 la mangiano abitualmente, tanto da aver avuto un incremento del 43% nelle vendite e diventando così, il prodotto italiano di nicchia più amato in tutto il mondo.
Proprio per questo però si trovano in commercio tanti prodotti che le assomigliano, ma non sono il prodotto originale, che, per essere tale, deve essere garantito dalle materie prime al processo di lavorazione, dal Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina.
Il Consorzio nasce nell’88, ma è solo nel ’96 che la bresaola può vantarsi del riconoscimento di prodotto IGP. All’interno sono presenti 14 produttori che rispettano le caratteristiche dettate per ottenere un articolo conforme.
Quali sono le caratteristiche della bresaola?
Innanzitutto è magra. Con le sue 175 calorie ogni 100 g è infatti il salume più magro in assoluto, ma questo non vuol dire priva di gustosità.
Infatti il suo sapore è delicato, ma aromatico, grazie alle spezie ed erbe con cui viene trattata, che ne conferiscono un gusto unico. Inoltre ha un alto valore nutrizionale.
Come riconoscere l’originale?
Ricordiamoci che al tatto deve risultare morbida e vellutata, il colore deve essere di un bel rosso acceso, rompendo una fetta dovrebbe emanare un aroma di spezie che vengono esaltate col gusto una volta mangiata la fetta, senza avere un’esaltazione di sapidità.
C’è però un aspetto che chi la consuma contesta. Normalmente infatti la si gusta con olio e limone o con rucola e grana, risultando così un po’ noiosa.
Per questo il Consorzio, dopo aver sentito il percepito del cliente, ha lanciato il progetto #bresaolainedita che permette di conoscere meglio il prodotto, elimina i falsi miti, permettendo così di utilizzarla in molti piatti, anche di alta gastronomia e suggerendo ricette originali.
Quali sono le regole per gustarla al meglio?
Partiamo dall’errore più comune. Come dicevamo, il modo usuale per consumarla è con olio e limone, ma attenzione, perché quest’ultimo ‘cuoce’ la carne e quindi bisogna metterlo solo all’ultimo minuto.
Stessa attenzione se la utilizzate per ricette che prevedono la cottura. In questo caso infatti, va aggiunta solo alla fine per non alterarne il sapore e il profumo, lasciando il più possibile invariata la consistenza.
Attenzione al taglio. La fetta perfetta dovrebbe essere di uno spessore di 06-08 mm, perché altrimenti diventa difficile da consumare e, se troppo sottile, si rischia di romperla.
Quanto deve essere stagionata?
E’ bene ricordare al momento dell’acquisto che, a differenza di altri salumi, la bresaola non ha bisogno di lunghe stagionature. Per essere al massimo, l’ideale è consumarla quando ha un minimo di di quattro ed un massimo di otto settimane dalla stagionatura. Più si stagiona e più tende a scurirsi ed a diventare sapida.
Va bene per chi ha allergie?
E’ possibile il consumo anche agli allergici o intolleranti al lattosio, ma attenzione perché la mancanza di latte nel prodotto è garantito solo dal disciplinare del Consorzio e non per la comune bresaola.
Con cosa si abbina?
Visto il suo gusto delicato, prestate attenzione a non abbinarla a sapori molto forti, come carciofi o peperoni o almeno fate attenzione a quantità e proporzioni.
L’ideale sarebbe gustarla al naturale, senza condimenti. Perfetta con riccioli di burro al ginepro e pane di segale, tanto che in questa versione prende addirittura il nome di ‘Bresaola Santa
Altri abbinamenti ideali sono con formaggi, meglio ancora se del territorio valtellinese, col pane bianco è perfetta, ma va bene anche con quello di segale o cereali, con verdure delicate, in primis il finocchio, provatela anche con la frutta soprattutto quella esotica o quella secca, perfetto anche un piccolo tocco, senza esagerare, di zenzero ed infine assaggiatela con un uovo sodo grattugiato sopra.
Quale vino si accosta al meglio?
La bresaola essendo delicata si abbina perfettamente ad un vino poco tannico, meglio se bianco, sapido e con un buon grado di acidità o con spumanti o rosè. Se proprio non volete rinunciare al rosso, sceglietene uno molto delicato.
Come conservarla?
Infine una nota riguardo la conservazione. Per tenere intatte le sue caratteristiche, dovrebbe essere consumata entro 24 ore dal taglio, perché si ossida. Ricordatevi comunque di metterla in frigorifero in una vaschetta ermetica.
Ora che conosciamo le proprietà della bresaola dovremmo riuscire ad abbinarla in piatti che vanno dall’antipasto al dolce, ma se così non fosse e se volete qualche idea, basta andare sul sito www.bresaolainedita.it per scoprire inedite ricette da realizzare.
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