La vendemmia 2017 darà poche bottiglie, ma da collezione
La vendemmia 2017 sarà una delle più scarse dal dopoguerra ad oggi, ma di altissima qualità.
Le temperature elevate, la scarsità di piogge e dunque i terreni particolarmente secchi, hanno fatto sì che gli acini dell’uva siano risultati con una maggiore concentrazione zuccherina al loro interno.
Dunque specialmente per i rossi sarà un’annata memorabile, saranno prodotti dei veri e propri elisir da collezione, dicono gli esperti.
Un’ annata da incorniciare come quelle del 1998, del 2006, del 2011 e del 2012, anche se con una flessione nella produzione del vino stesso che potrebbe attestarsi attorno ad un meno 25%.
Le condizioni davvero anomale di quest’anno hanno anticipato la maturazione delle uve, portando anche ad un anticipo della vendemmia in media di una decina di giorni, ma con picchi anche di due settimane.
Di fatto il caldo e la siccità hanno ridotto la produttività delle vigne, ma favorito la qualità dei vini che risulteranno più corposi e anche di grado alcolico maggiore rispetto a quelli degli anni passati.
Unico neo per i consumatori il prezzo del vino che, vista la minor quantità di prodotto che verrà immesso sul mercato, di certo aumenterà .
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