Milano Moda Donna: quarta giornata

Milano Moda Donna: quarta giornata

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Giornata di sfilate all’insegna dell’eleganza e del rigore a Milano, con in passerella collezioni raffinate come quelle di Bottega Veneta, Trussardi, Ermanno Scervino, Aquilano.Rimondi e Jil Sander.

BOTTEGA VENETA Bottega Veneta costruisce per la prossima stagione fredda un look intorno alla lana, con consistenze leggere e flanelle dense, unite tra loro come a creare delle strutture. Costruzioni tridimensionali conferiscono volume agli abiti, i dettagli puntano in ogni direzione e non c’e’ nulla che scivoli lungo il corpo. La lana si infeltrisce, con un effetto felpato, che unito al colore diventa una nuova idea di stampa. E poi righe verticali lungo tutta la collezione, ottenute con i tagli sugli abiti severi, sempre fermi all’altezza del ginocchio. ‘Volume volume e ancora volume, un inno a proporzione, precisione, facilità e bellezza semplice della materia’ dice il direttore creativo Tomas Maier.

TRUSSARDI La donna Trussardi si trasferisce in campagna, ma veste ancora i panni metropolitani e conserva quell’aria un po’ severa e sofisticata. La silhouette è precisa e ruba al guardaroba di lui: grandi cappotti che si fermano al ginocchio, trench immensi che coprono la caviglia. Sotto i capispalla corposi, abiti in pelle e di chiffon, e maglie portate sulle le gonne a pieghe dagli orli vivi. Maculati animalier e check geometrici creano movimento, piccoli su top e camicie, dilatati sulle gonne. La donna è ‘sensuale, ma mai aggressiva, femminile e maschile allo stesso tempo, ma nel modo giusto’ spiega lo stilista Umit Benan. Il velluto e la lana convivono con seta e chiffon. La borsa in passerella è la Hunting bag, shopper robusta di pelle lucida.
ERMANNO SCERVINO La collezione di Ermanno Scervino esplora con eleganza la contaminazione tra maschile e femminile. Simbolo della collezione, gli abiti di flanella grigia illuminata da Swarovsky, da portare con i capispalla che sembrano rubati a lui, ma hanno guizzi di pelliccia sulle maniche o sul collo. Cappotti in angora, pelle, pelliccia stampa leopardo stretti in vita e lunghi al polpaccio, con chiusura a cerniera e revers aperti, avvitati e costruiti gli abiti in pelle, asimmetrici e fluidi i tubini in seta. Chic il foulard di visone da annodare sotto il mento, alla Jackie Kennedy. Per la sera, lunghi abiti bustier in organza e chiffon con inserti in flanella e pelle. 
ROBERTO CAVALLI Una collezione pittorica, tutta dipinta, dalle scarpe alle borse, dai tessuti stampati alle fantasie plissettate. Un inno all’arte, con la riproduzione della flora e della fauna dei capolavori di Rubens e Caravaggio rivisitata dagli studenti delle scuole d’arte, ma anche all’alto artigianato, con le pellicce assemblate a telaio con minuscole strisce e le pelli profuse di paillettes, brillanti, borchie e piccole catene. Tutto fatto a mano. La sua donna, indossa abiti armatura incorniciati da catene di memoria punk, ma dall’allure quasi romantica. Una creatura seducente sia che indossi il tuxedo con spalla insellata e doppi revers, nella stessa fantasia floreale delle bande dei pantaloni aderenti, sia che scelga la maglia di tweed con micro paillettes e la minigonna intarsiata di microcubetti di acciaio. Tutti i capi, , lasciano scoperte le gambe, che diventano il fulcro della seduzione.
BYBLOS Cupa, misteriosa, ma dall’animo romantico: è una ‘Ofelia rock’ quella immaginata da Manuel Facchini per la nuova collezione Byblos Milano. Un mood gotico espresso con linee a sirena, trasparenze, gonne a pieghe, ricami con fili metallici, top e camicie in vaporosa seta. Sua rappresentazione dei giorni nostri è Kate Moss. E poi contaminazioni dal mondo biker: scollature asimmetriche, pantaloni attillati in pelle. Una tendenza che trova la sua massima espressione nel chiodo in pelle e nelle calzature: cuissards con protezione sul ginocchio, decollete con protezione sul davanti, stivaletti rock da lasciare morbidi alla caviglia. 
EMILIO PUCCI Peter Dundas, immagina una ‘Pucci Girl’ che affronta i rigori dell’inverno con cappe di visone blu notte, cappotti da ufficiale in morbido mohair azzurro o caban lilla, visoni con piume d’oca, e gambe scoperte, che fuoriescono dagli abiti tunica dal collo alto chiuso a fiocco tutti ricamati sul motivo della stampa d’archivio ‘Otto’, dagli shorts portati con la giacca in chiffon devorè, dall tubino di frange di perline a motivo animalier, dalla mini a portafoglio. Anche lo smoking è mini, con la giacca girocollo bordata di gros grain e gli shorts. 
TER ET BANTINE Rivisita al femminile il classico completo da uomo la nuova collezione firmata Ter et Bantine, dove dominano i tagli decisi, i grigi, le gessature. La silhouette è segnata in vita dal doppiopetto, da corpini alti e da cinture in cocco, mentre le gonne a pieghe si fermano al ginocchio e i pantaloni cadono diritti come i cappotti. A vivacizzare la proposta fantasie etniche, flockate o tessute, e pellicce selvagge, dal pullover di montone o persiano alle toppe e bavagli di visone, dalle coste tricottate di mohair alle vestaglie di alpaca. Ai piedi sandali di pelo e velluto o zoccoli di pelle patchwork.
CIVIDINI torna agli Anni ’70 e veste la sua donna con pantaloni, cappotto, parka di quei tempi. Tutto sovrapposto, la camicia al vestito, l’abito alla t-shirt di pelle, la maglietta al cardigan. Il bluson dei Mods è rifatto in jersey di lana pesante con il davanti in nappa, la tunica alla Mary Quant cambia tessuto e diventa in jacquard di lana-seta, mentre il Mondrian Dress ispira abiti di flanella, camicie di seta, cappottini di panno e pelle, cardigan e t-shirt. Il cappotto dei Beatles in panno da marinaio si trasforma con il cashmere a finissaggio ‘zibeline’. 
AQUILANO.RIMONDI Secondo Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi la donna del futuro è quella determinata, volitiva, sicura di sé. Una donna che, secondo il duo creativo ‘è una ragazza che va contro le regole stabilite dalla società e rifugge dal romanticismo scontato.’ Per lei mettono a punto belle forme, alta sartoria, tessuti di qualità. Le forme arrivano dall’alta moda romana degli anni ’50, e si concretizzano in abiti a matita e gonne a ruota con piccoli caban stretti in vita da un elastico. I tessuti maschili con le classiche fantasie come quadretti, pied-de-poule e falsi uniti, giocano una sorta di contraddittorio con il raso luccicante e crepe de chine dei grandi motivi ornamentali. 
PHILIPP PLEIN Philipp Plein presenta una collezione dai tratti fiabeschi con un alto tasso di cattive: regine sexy vestite di nero e coperte di oro. Pellicce animalier, pantaloni di pelle, borchie e glitter. Ad ognuna la sua corona e il suo abito, uno persino aperto sul davanti, che lascia completamente scoperto il seno. 
POLLINI In occasione della presentazione della mostra ‘Unpacking Pollini’, con cui il celebre marchio di calzature celebra i suoi sessant’anni al museo Minguzzi, un viaggio nel tempo attraverso una selezione di pezzi d’archivio, è stata presentata la nuova collezione disegnata da Nicholas Kirkwood e un’edizione speciale dello storico modello Cavaliere, senza cuciture, del 1977, che lo stilista inglese ha creato per l’occasione in sei varianti, ispirate a sei icone, da Monica Vitti a Grace Jones.

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