Milano Moda Uomo: si chiude la manifestazione. Per il prossimo inverno,velluti e tanti maglioni

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Giorgio Armani

Signore per il prossimo inverno l’uomo che emerge dalle collezioni è un maschio  che tutte noi sogniamo: forte quel tanto da dare quella sensazione di protezione, di sicurezza, ma proprio per questo, non timoroso di mostrarsi se stesso, nascondendosi sotto un abito classico, spesso anonimo, anche se di alta sartoria.

 Sulle passerelle sono stati presentati modelli di tutte le età, ma il candidato ideale è giovane, con spalle larghe e fisico perfetto, da non confondersi però con il palestrato con pettorale scolpito e addominale perfetto.
Con un fisico così il nostro maschio non sfigurerà con l’ampio volume dei capi-spalla, con le giacche, giubbotti, trench e cappotti di materiali nuovi, o meglio di tessuti anche

tradizionali ma sorretti da doppiature in sottili e formidabili materiali tecnici, con i nuovi pantaloni di velluto o in  jersey di lana o  a tubo un po’ cortini.
 E se vestito deve essere, allora scegliamolo a quadrettati pied-de-poule e Principe di Galles, in tutte le scale, micro e macro, e in tanti colori, dal bianco e nero al marrone e all’azzurro, magari con una camicia apparentemente contrastante a quadretti di cotone.
La camicia in realtà, come la cravatta, per la prossima stagione, perde di importanza, a favore dei maglioni, proposti in tutte le forme e carature. Da indossare sotto la giacca o direttamente in bella mostra, lana in versione pelosa o agugliata, spazzolata o infeltrita, meglio di shetland, perfino tricottata nella pelliccia, con grandi colli, alti, gonfi, ingombranti, chiusi o zippati.
Infine una menzione alle scarpe che saranno rigorosamente grosse con suola alta a carro armato, di para oppure di nuove mescole sintetiche leggere e strabilianti.
Ma vediamo nel dettaglio i brand che hanno sfilato nell’ultima giornata.
GIORGIO ARMANI: una collezione maschile tutta fatta di sapienti combinazioni, di sapori vellutati, di lievi segnali. La collezione e’ un mix di pezzi combinati insieme e che paiono fatti apposta per confondere le idee. C’è tanto velluto, anche rubino, soprattutto per i calzoni, non necessariamente da sera. Il blazer grigio matelassé, portato su camicia a quadri e cravatta, è di maglia imbottita, gli scacchi colorati della giacca ricordano le vecchie vesti da camera, quello che sembra panno è neoprene, perfetto per il bomber color vino su polo coordinata, il giaccone che pare di fustagno è un parka di pelle trattata artigianalmente con spugna spazzola. Lo sportswear e il formale si mescolano, il materiale tecnico diventa raffinato.
DSQUARED2: Gli stilisti della maison, i gemelli Dean e Dan Caten, contrappongono i tessuti poveri dei pantaloni con l’angora e l’astrakan delle giacche doppiopetto e dei cappotti fermi sopra il ginocchio, mentre papillon e spille dorate sui jeans completano il look. Ambientata in un jazz club della New York anni ’40 dello swing e del bepop, la sfilata propone ragazzi dal look vagamente militare, forse soldati appena tornati dal fronte, con indosso pantaloni morbidi sopra le caviglie, che lasciano intravedere calzettoni arrotolati dentro stivaletti stringati con la suola carro armato.
DIESEL BLACK GOLD: La griffe di Renzo Rosso immagina di vestire un artista di una rock band in partenza, con uno stile che trae ispirazione dal chitarrista Jimi Hendrix.  L’anima rock della collezione emerge dai pantaloni skinny in pelle e T-shirt stampate, addolcita con dettagli da dandy. Ci sono poi morbidi completi in velluto dai revers in raso, maglieria, il tuxedo e perfino le pellicce, come il cappotto in astrakan. Il tuxedo viene reinterpretato, perfino in denim, con cui poter tranquillamente andare sul red carpet o a sposarsi.
ROCCOBAROCCO: Lo stilista napoletano fa sfilare un giovane americano in carriera ai piedi del New York Stock Exchange, dal look impeccabile, ma costantemente attraversato da sottili trame di lurex. L’effetto cangiante spicca su maglie, giacche e cappotti. Il foulard colorato è l’unico altro vezzo che si concede l’uomo di Roccobarocco. Sera in smoking con dettaglio in raso.
ENRICO COVERI: In passerella sfila un manager serioso ma non troppo. Gli abiti in velluto stampato, con i motivi in stile carta da parati anni ’70, vengono proposti in una palette di blu, con qualche tocco grigio, o in alternativa, i pantaloni formali vengono sdrammatizzati dalle bretelle lasciate cadere sui fianchi. Per la sera viene proposta, sotto il vestito e la cravatta, una camicia con la stampa colorata tipica della maison.


Giorgio Armani



DSquared2










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