“Terra Madre Salone del Gusto” si rinnova a partire dal nome ed esce allo scoperto
Un approccio innovativo e molte novità, a partire dal nome, caratterizzano la 20° edizione di “Terra Madre Salone del Gusto”.
L’evento internazionale, ogni 2 anni richiama a Torino migliaia di agricoltori e produttori da ogni parte del mondo.
Già dal nuovo nome si può dedurre il ruolo centrale delle Comunità del cibo, che si svolgerà, con un mese di anticipo, dal 22 al 26 settembre.
Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino hanno deciso di celebrare, oltre ai 20 anni della manifestazione, il trentennale di Slow Food Italia, uscendo dal polo fieristico per coinvolgere alcune tra le più belle e prestigiose sedi cittadine.
Addio quindi al polo fieristico del Lingotto ed i suoi padiglioni al coperto e via libera alle aree più belle della città. Lungo viali, nelle strade, nelle piazze, oltre che in sedi auliche, teatri e musei, luogo di conferenze e incontri.
Dal Valentino al centro storico, da San Salvario ai musei, da Borgo Medievale, al Palazzo Reale, dal Teatro Carignano, al Circolo dei Lettori e la Reggia di Venaria Reale, appartenente al circuito delle Residenze Reali del Piemonte patrimonio UNESCO.
Il tema della manifestazione, quest’anno sarà ‘Voler bene alla terra‘, la filosofia del cibo buono, pulito e giusto, appartiene a tutti e deve andare incontro al più vasto numero possibile di persone.
“Già alla chiusura di Expo avevamo annunciato come il nostro lavoro fosse soltanto a un nuovo inizio” – commenta Carlo Petrini, Presidente di Slow Food – “per questa ragione con Terra Madre Salone del Gusto 2016 cercheremo di lasciare alla città un tangibile contributo per il bene comune”.
Questi i numeri: 800 espositori da 100 paesi di tutto il mondo, 180 Presidi Slow Food italiani e altri 150 internazionali, da 55 Paesi. Saranno 128 gli appuntamenti su prenotazione, tra cui 82 Laboratori del Gusto di cui 30 dedicati al vino, 15 alla birra, 8 al caffè, 8 alla pasta; 27 le lezioni della Scuola di Cucina. Oltre 400 gli chef presenti, con 300 produttori coinvolti negli appuntamenti, 180 le attività a scuole e famiglie, 184 quelle ideate dall’Università di Scienze Gastronomiche.
Il 23 settembre, alle 19, partirà dall’Arco di corso Vittorio la Marcia di Terra Madre, con i delegati che sfileranno fino in piazza Carlo Alberto.
Per un evento che riunisce il mondo ed i suoi popoli, uno dei temi centrali non può che essere quello delle migrazioni, a cui sarà dedicato ampio spazio nei 5 giorni di Terra Madre Salone del Gusto.
Fra gli eventi, la conferenza ‘Terra, conflitti e migrazioni. Le ragioni di chi parte, le battaglie di chi resta’, con il fondatore di Emergency, Gino Strada, la presentazione del libro ‘Soup for Syria’ con il fumettista Zerocalcare e i delegati di Kobane, seguito da un concerto e degustazione di una zuppa siriana, le passeggiate di Migrantour alla scoperta del mercato all’aperto più grande d’Europa e il Festival della cucina Mediterranea, dedicato quest’anno alle Sette specie del Paradiso: frumento, orzo, viti, fichi, melograni, olivi e miele, per celebrare cibi, credenze e tradizioni del mare nostrum.
Al Parco del Valentino è invece allestito lo spazio Indigenous Terra Madre che si propone di sensibilizzare il pubblico sull’agrobiodiversità e darà modo alle comunità indigene di confrontarsi sui problemi e le soluzioni comuni.
Alla difesa della biodiversità è dedicato anche lo spazio Let it Bee nel cortile del Rettorato dell’Università dove si affronta il tema della moria delle api legato all’agricoltura intensiva e all’uso crescente di pesticidi.
Altri percorsi tematici legati alla difesa della biodiversità sono Slow Fish, Slow Meat, e il percorso interattivo ‘Salva la Biodiversità’ in piazza Castello.
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