Dopo Londra, New York, Parigi, quest’anno la presentazione del calendario Pirelli si è svolta a Milano. Una celebrazione che non è come quella degli altri anni, perché si festeggiano i 50 anni di The Cal.
Un avvenimento che si è festeggiato all’Hangar Bicocca con una serata che ha visto la partecipazione di tutto il gotha internazionale riunito per uno degli appuntamenti più ambiti dell’anno, anche se non ci si è scordati, come ha sottolineato il padrone di casa, il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, che coincideva con una giornata di lutto nazionale per le vittime della Sardegna.
Ad accogliere gli ospiti un’installazione con una selezione di 144 immagini che ripercorrono il mezzo secolo di storia di The Cal. Le illustrazioni sono appese al soffitto e riproducono due foto e due specchi che ne duplicano l’immagine.
Tra gli ospiti i fotografi che hanno avuto, l’onore di realizzare negli anni questi calendari,come Derik Forsyth e Steve McCurry, che raccontavano aneddoti riguardanti gli scatti, del fatto che essere chiamati a realizzare questo Calendario significasse essere un fotografo di successo, dell’uso del bianco e nero e di come i difetti delle modelle venissero nascosti grazie alle luci, visto che non esisteva il ritocco.
Ma veniamo a The Cal per il 2014. ll famoso Calendario, che proclama non essere altro che un ‘onore alle donne’, quest’anno ha sorpreso un po’ tutti. Ci aspettavano infatti, come da rumors che circolavano da tempo, immagini realizzate da Peter Lindbergh e Patrick Demarchelier (già autori delle edizioni 1996 e 2002 il primo e 2005 e 2008 il secondo), con un cast di modelle rappresentative della storia del Calendario, come Alessandra Ambrosio, Helena Christensen, Isabeli Fontana, Miranda Kerr, Karolina Kurkova e Alek Wek.
Questi scatti in realtà c’erano, ma erano solo celebrativi per i 50 anni. Il vero calendario è la realizzazione di quello del 1986 di Helmut Newton. Mi spiego meglio. In quegli anni, la gestione di The Cal era affidata alla Pirelli Uk, ma dall’Italia venne affidato il progetto a Helmut Newton, anche se poi in gran parte realizzato da Manuela Pavesi e Xavier Alloncle perchè il fotografo dovette abbandonare il set per problemi familiari.
Il risultato era in perfetto ‘stile Newton’ da maestro della sensualità, lo definiremmo oggi, ma allora fu ritenuto da chi lo doveva giudicare ‘un calendario di puttane’. Venne così censurato ed il suo posto fu preso il fotografo americano Bern Stern.
Oggi finalmente, per i 50 anni di vita e di storia di The Cal, quel calendario ha visto la luce. Gli scatti, finora inediti, di Newton sono stati raccolti in suo onore (il fotografo è scomparso nel 2004) e finalmente pubblicati.
Le immagini riportano la sensualità delle modelle di allora, tra le vigne ed i casali della campagna toscana, 12 foto d’autore in bianco e nero scattate 30 anni fa tra il Chianti e Montecarlo, corredate da 29 immagini di backstage.
‘Abbiamo lo sguardo avanti e la memoria al passato‘ – ha detto poi Marco Tronchetti Provera svelando l’inedito lavoro di Helmut Newton, rimasto nel cassetto per 30 anni – e così, grazie alla fortunata coincidenza di date, quel lavoro può ora ben rappresentare anche il 2014′.
In coincidenza con la consueta serata di gala, a cui hanno partecipato circa 800 invitati e durante la quale è stata promossa una raccolta fondi in sostegno della Sardegna colpita dalla tragedia dell’alluvione, viene inaugurata, sempre presso Hangar Bicocca a Milano, l’installazione con oltre 160 scatti degli oltre 30 fotografi che nel corso del tempo sono stati chiamati a interpretare il Calendario, che si apre al pubblico nei giorni 23 e 24 novembre 2013.